Milano 28 Giugno, è giunto quel momento dell’anno dove le migliori università italiane di moda presentano le collezioni finali dei propri migliori studenti. Ed è così che, in un caldo mercoledì sera di fine giugno, si svolge “HUMAN RELOAD. NABA Fashion Show 2023 – atto primo”, dove le collezioni degli studenti del Triennio in Fashion Design di NABA sfilano in una nuova e sorprendente location quale il Centro Balneare Argelati, sito a pochi passi dalla stessa accademia. 30 studenti del campus milanese hanno presentato 120 creazioni selezionate da una giuria composta da giornalisti, professionisti, aziende del settore e alumni NABA. Ognuna delle proposte ha interpretato il concept “HUMAN RELOAD”, definito da Nicoletta Morozzi, NABA Fashion Design Advisor, all’inizio dell’Anno Accademico, secondo il quale la cultura della moda è connessa al mondo che la circonda e gli outfit diventano un mezzo per dare forma visibile al processo di sviluppo dell’umanità. Partendo da questa visione e in dialogo con il luogo dell’evento, la sfilata ha dato vita a una performance che ha trasformato le due vasche vuote del Centro Balneare Argelati in un inedito backstage a vista da un lato, e in un suggestivo tableau vivant dall’altro, e che ha coinvolto 120 tra modelli e danzatori individuati tramite street casting a rappresentare la costruzione di una nuova umanità.
Noi di FARMA 282 abbiamo selezionato 6 designer fra quelli presentati. Segnaliamo Gianfranco Tittarelli che porta in scena la coppia maschile vincente per eccellenza (camicia bianca + cravatta nera) rivisitandola e abbinandola a particolari giubbotti, gilet che fungono da zaini monospalla fino all’utilizzo di guanti quasi scultorei. Lucia Clerici propone una collezione dal forte impatto visivo grazie agli inusuali abbinamenti di colore e alle particolari lavorazioni dei tessuti. Francesco Pio Morelli presenta una collezione maschile nella quale sembra giocare tra il workwear e l’uniforme con l’utilizzo di forti contrasti e l’aggiunta di un pizzico di ironia. Anche Edoardo Gabriel Cois sembra cimentarsi in una collezione dove i protagonisti risultano essere l’abbigliamento da lavoro e la divisa, qui reinterpretati in chiave ironica/provocatoria. La collezione di Noemi Iacono si contraddistingue invece dalla particolare e ricercata costruzione dei capi, tra decostruzioni, incroci ed eccentrici layering. Last but not least, Matteo Frasca porta in scena dei capi che sembrano quasi provenire da un altro pianeta. I colori neutri si contrappongono ai tessuti stampati ad effetto tie dye e alle particolari lavorazioni, specialmente in riferimento al secondo outfit, già inserito nella nostra wishlist.
Crediti
Foto: NABA
Testo: Valentina Aldina Iris Olivetti